Per la valorizzazione della cultura Walser, profondamente radicata nell’alta Valle del Lys, a Gressoney-La-Trinité è stato creato un percorso di visita di tre diverse strutture: la casa rurale Puròhus, la casa museo Pòtzschhus, situate entrambi sulla piazza centrale vicino alla Chiesa, e la baita di Binò Alpeltè poco lontano dal capoluogo.
All’interno della casa rurale (Puròhus) si rivive l’autentica atmosfera di una tipica abitazione walser con il suo “Wohngade”, la stalla-abitazione. Il Wohngade, un tempo cuore pulsante dell’attività lavorativa, comprende una parte adibita a ricovero degli animali ed una riservata all’abitazione umana, separate tra loro da una divisoria in legno. La coabitazione era finalizzata allo sfruttamento del calore animale nelle stagioni più fredde.
La casa museo (Pòtzschhus) è un tipico “stadel” in cui sono allestite mostre permanenti dedicate al territorio. Nella sala del Monte Rosa si raccontano l’evoluzione dei ghiacciai nel tempo, la storia della conquista delle vette e dei suoi protagonisti, l’evoluzione della tecnica alpinistica e la storia dei rifugi. La seconda sala ospita un’esposizione sulla storia del costume tradizionale.
La Baita di Binò (Alpeté) è costruito al riparo di un unico masso naturale (balma) che funge da tetto e riparo dalle pietre. Lo spazio più ampio era utilizzato per il ricovero notturno di una ventina di capi nei mesi estivi, tra bovine adulte da mungitura e vitelli, mentre l’altro era adibito alla lavorazione del latte.
Si raggiunge partendo dalla piazzetta della Chiesa attraverso un interessante e panoramico sentiero a mezza costa. Di ritorno dalla visita si possono visitare la cappella dei morti (“Tòtòtschappélo”) ed il cimitero storico del paese.
La visita alla baita si effettua solo nel periodo estivo.
