Cultura Fontainemore

Passeggiata nel Boure de Gris

Uno scorcio fiabesco tra i più fotografati dell’intera regione

La prima volta che arrivi a Fontainemore risalendo la vallata lungo la Strada Regionale, l’antico borgo ti appare come d’incanto raccolto negli angusti spazi del capoluogo, con la chiesa arroccata su una sponda e il caratteristico ponte in pietra.

Parcheggiata l’auto nei pressi del Centro Visitatori della Riserva, ti avvicini a piedi nel centro storico. Prima di attraversare la strada costeggi la cappella intitolata a San Rocco, costruita nel 1636 e restaurata più volte nel corso dei secoli. La sua costruzione è un ringraziamento al Santo che ha dedicato tutta la sua vita alla cura degli ammalati di peste da parte dei sopravvissuti all’epidemia del 1630.

Una breve passeggiata conduce dove la strada si fa più stretta e le case più accentrate. Facendo attenzione alle automobili, una stradina pedonale sulla sinistra ti porta alla Chiesa Parrocchiale attraversando il ponte medievale del 1200.

La tradizione narra che nel 543 il monaco San Mauro, passando attraverso il colle della Barma, si mise a pregare in questa piccola piazza, da dove sgorgò una sorgente. Il santo esortò la popolazione a costruire una cappella in onore di sant’Antonio Eremita che fu difatti edificata nel VII secolo. Si narra che da allora al paese fu dato il nome di Fontainemore da Fontaine Maur (Fontana Maura) seppur un’altra leggenda fa derivare il nome del comune dal colore di questa fonte, il cui fondo era coperto di alghe color verde scuro, dunque “Fontanamora”, cioè “nera”.
La chiesa fu edificata nel 1494 ad opera del capomastro
Antonio Goyet della vicina Issime ma dell’antica struttura ad oggi rimane visibile solo la base del campanile. La torre fu sopraelevata per ben due volte nel 1679 e nel 1756 come conseguenza di due catastrofi naturali (frana e alluvione).

Informazioni utili

🐶 – Pet Friendly
👨‍👩‍👧‍👦 – In famiglia
📅 – Tutto l’anno

Varcato il portone intarsiato dell’edificio sacro, davanti ad un acceso pannello blu, la Madonna Nera ricorda il forte legame con il Santuario di Oropa verso il quale ogni cinque anni da cinquecento anni si svolge l’antica Processione.

Visitata la chiesa, la tua passeggiata nel borgo prosegue in tranquillità passando tra le strette vie con le fontanelle di acqua fresca e le antiche costruzioni in legno e pietra. Un manifesto ti ricorda che il 12 agosto queste vie si animeranno con musica, spettacoli e degustazione di prodotti tipici durante “Eunna Neuit a Boures de Gris”.

Proseguendo dopo il limite del borgo in direzione Gressoney, termini il tuo percorso nei pressi del villaggio di Niana: l’area verde ospita un percorso litologico con esposti nove grandi massi rocciosi, raccolti nel letto del torrente, tra le varietà più diffuse e caratteristiche della Valle del Lys.

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