È l’aglio orsino, pianta spontanea tipica dei sottoboschi e delle zone ombrose, umide e ricche di humus, che trova in Fontainemore e nei sui numerosi boschi attraversati dai ruscelli il suo habitat perfetto.
Appartenente alla famiglia delle Lilliaceae (la stessa dell’aglio, della cipolla e del porro), l’aglio selvatico deve probabilmente il suo antico appellativo “orsino” al fatto che gli orsi, concluso il periodo prolungato e inattivo del letargo, amano nutrirsene in grandissime quantità in modo da riprendere velocemente le proprie forze e riattivare correttamente il loro metabolismo e le loro funzioni vitali. Nel territorio di Fontainemore ad andarne particolarmente ghiotti sono invece cinghiali e caprioli.
Nei mesi di marzo e aprile, percorrendo l’antica mulattiera (segnavia 2 – Colle della Barma) nel primo tratto, ne puoi scorgere fitti tappeti nel sottobosco che si fanno anticipare dal loro profumo marcato, soprattutto se già nella fase di fioritura. Riconosci la pianta dell’aglio orsino dalla sua altezza, non superiore ai quaranta centrimetri, e dalle sue foglie larghe, delicate e setose al cui centrano si alzano fiori bianchi, a forma di stella riuniti in ombrelle.
Tutte le parti della pianta sono commestibili e perfetti per creare piatti sfiziosi o impreziosire altre ricette: le larghe foglie delicate, i fiori a stella e il bulbo. Ne sono un esempio le creazioni degli chef durante lo show cooking della Sagra dell’Aiet che dal 2018 si svolge a fine aprile nel Capoluogo vicino al Parco Avventura. Per celebrare questa piantina così diffusa sul territorio comunale durante la manifestazione non mancano le occasioni di degustazione nei ristoranti del paese e la possibilità di acquistare prodotti a base di aglio orsino al tipico mercatino.
Al Ristorante Oropa, nei pressi del centro storico, il pesto di aglio orsino puoi assaggiarlo tutto l’anno sulla mocetta, carne essiccata tipica della Valle d’Aosta.
Informazioni utili
🐶 – Pet Friendly
👨👩👧👦 – In famiglia
📅 – Marzo – Maggio
