In punta di ciaspole

Quando la neve avvolge tutto come un candido manto vellutato, le strade di montagna si trasformano in soffici distese di panna montata, le vette si confondono con le nuvole del cielo e gli alberi, ricoperti di neve e ghiaccio, contornano i sentieri disegnando lunghi corridoi bianchi che rievocano la magia di una foresta da fiaba.

In Valle d’Aosta la ciaspolata è un ricordo di un passato non troppo lontano, quando le racchette da neve erano l’unico modo per potersi spostare durante i periodi invernali. Oggi sono un mezzo slow per respirare aria fresca, aiutando così il corpo e la mente a rilassarsi, e sperimentare il piacere di un’intensa serenità.

L’anello verde, adatto a tutti, ti porta in un’ora fino alle baite Vercosa, spesso sepolte da un’alta coltre bianca. Merita allungare di poco il percorso, per arrivare alla cima est di Punta Leretta (2051 metri) a cospetto del Mont Mars, un punto panoramico privilegiato sulla bassa Valle d‘Aosta. 

Da Punta Leretta hai un’alternativa: proseguire sul percorso dell’anello verde che ti riporta a Pian Coumarial oppure allungarti ulteriormente raggiungendo l’anello rosso verso Pian du Juc, con una pendenza più severa. Non sei troppo affaticato e decidi di continuare: la salita è impegnativa ma nella neve bianca assorbi le vibrazioni della pace e della calma mentre la sua luce riflette ed illumina tutto ciò che la circonda.

A destinazione il panorama è davvero strepitoso, con un corona di montagne che ti avvolge in un bianco abbraccio: dal Cervino, alle Dames de Challand, fino al Mont Néry e al Monviso, e in un attimo ti senti una briciola al cospetto dell’immenso.